giovedì 27 ottobre 2011

Spoiler cap. 33

Sono viva (per chi avesse avuto qualche dubbio in questi giorni), solo enormemente impegnata.
Formalizzo lo spoiler dato su twitter inserendolo anche qui, in aggiunta ad altri due spoilerONI *inediti*.
Vorrei darvi una data per l'aggiornamento, ma, credetemi, mi è impossibile davvero. Spesso non sono in casa, ma tra ospedali e letti di ammalati, quindi, sul serio non posso essere nemmeno un minimo affidabile.
Il capitolo è a tre quarti della sua stesura, finalmente ha ingranato e merita un bel lavoro di cesello, perchè sarà ricchissimo.

Abbiate tanta pazienza, so di chiedervi tanto, ma non avrei mai creduto di trovarmi un domani *recente* in situazioni personali così critiche. Lo so, ho peccato di superbia ;)


Spoiler 1 (dal Pov Bella):
"«Spero che abbia trovato appropriata la nostra area dedicata ai bambini, Isabella. Può tranquillamente esporre le sue lamentele alla fonte, in caso contrario». Mentre parla, con agilità sistema la sedia al tavolo. Capisco d’un tratto come tutto, la disposizione dei posti e del tavolo, non sia casuale: l’arrivo della sedia a rotelle è passato inosservato, poiché dirottato in un piccolo corridoio laterale da cui si accede direttamente al tavolo, risparmiando all’anziano un’inutile sfilata di moda nel mezzo della sala e il suo posto è proprio perpendicolare al suddetto corridoio.
«Assolutamente sì. Il suo albergo è eccezionale sign… ehm … Conrad.»"

Spoiler 2 (dal Pov Bella):
"In me inizia a farsi strada l’irresistibile desiderio di un contatto fisico, il che mi rende intimamente languida e nel contempo, tesa per la delicatezza della situazione, con mio figlio a pochissima distanza e il proprietario dell’albergo – il cui sguardo sembra essere dotato di capacità radiologiche – al nostro stesso tavolo.
Sono solo pochi minuti, eppure abbastanza da portare i miei nervi al punto di rottura, quelli che trascorrono in questa schermaglia silenziosa.
Quando il mio sguardo si aggancia come un uncino sulla striscia di carne avvolta dal colletto della camicia e della cravatta, entrambi neri, di Edward, sono appena vagamente consapevole di aver spinto la punta della mia lingua tra le labbra, rendendomi conto della cosa solo nel momento in cui lui blocca la frase che stava pronunciando a metà e punta gli occhi sulla mia bocca.
Avvampo rapidamente come una torcia umana e scatto in piedi.
«Ehm … uhm … io andrei ad … incipriarmi il naso. Vogliate scusarmi.» Sposto rumorosamente indietro la mia sedia e lui mi imita immediatamente, alzandosi a sua volta in un gesto cavalleresco.
«Permettimi di accompagnarti» sussurra con voce ferma, ma arrochita, mentre io già sto avviandomi al separé che cela le toilette."

Ultimo, ma importantissimo, la canzone per la quale le mie manine prudono incessantemente ...
Come Home - OneRepublic & Sara Bareilles

Grazie, amici :*

4 commenti:

  1. Ciao tesoro, il capitolo promette bene. Non preoccuparti per il tempo, io e molte altre siamo qui ad aspettarti sempre e comunque.
    P.S. Adoro la canzone e adoro One Republic!
    Stefania/pepita

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  2. prenditi il tempo ke vuoi l'importante ke nn ti scordi di noi..qst storia mi piace tanto! mery

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  3. Ciao Endif!
    Tranquilla, le giornate purtroppo sono di 24 ore, non si ha mai il tempo di fare tutto, e il tempo mancherebbe anche se fossero di 48! Tra il lavoro e questioni personali, gli hobby vengono accantonati per primi; peccato perchè uno svago serve a tutti, ogni tanto.
    Il capitolo, con la C maiuscola, promette benissimo! Anche se arrivasse con mesi di ritardo, lo leggerei volentieri, perchè la tua storia è una di quelle che si aspettano volentieri! (non nascondo la mia curiosità per la storia, dentro di me vorrei leggerlo subito, ma non siamo robot!)
    A presto!

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  4. Aspettavo con ansia un tuo accenno aggiornamento, ma mi potevo immaginare che avessi i tuoi problemi, ti posso capire benissimo, spero che innanzitutto tu possa risolvere qualunque disguido tu abbia, nel frattempo ti mando un abbraccio.
    M.

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