sabato 31 agosto 2013

Il punto della situazione #2

Cari amici,
a fronte di due mesi e mezzo dall’inizio del lavoro di rielaborazione della mia storia posso fornirvi qualche piccola coordinata.
Si è a lungo discusso con le mie editor (pensate un po’, ne ho due. Così che mi possano fare il sedere a quadri e non solo a strisce) sulle impostazioni narrative di base. Più di un mese è stato necessario per decidere i tempi verbali e l’uso della persona, un paio di settimane per stabilire cosa differenziasse un libro da una ff e cosa differenzia i nuovi personaggi da quelli che erano in bozza (ho dovuto stilare anche un elenco di dieci caratteristiche distintive tra i vecchi e i nuovi protagonisti. Ci ho messo una settimana -.-‘) , tutte le ore della mia giornata (e molte delle loro) per riflettere su quale sarà il senso dell’eros di questo libro.
Vi porto a conoscenza della luminaria che mi si è accesa nel cervello a botta di invii in allegato del capitolo X e dell’X(1), X(2), X-bis, X-ri-rivisto, X sbrindellato e sanguinante, e così via.
Non c’è nulla di più semplice che prendere una ff, cambiare nomi cose città e schiaffarla su carta o formato elettronico. Basta rivolgersi ad uno di quei siti che “fanno tutto al posto vostro”, anche la pipì. E basta guardarsi allo specchio e ripetersi ogni mattina il motto del giorno: “sono bella, sono figa, sono una scrittrice”.
Poiché non sono né bella, né figHa, e di sicuro non penso di essere una scrittrice, mi sono armata di grande umiltà e ho sottoposto le prime revisioni al giudizio obiettivo di persone competenti. E, naturalmente, me le hanno rimandate indietro zeppe di commenti.
Sorvolando sul mio rapporto controverso con le virgole e l’ipercorrettismo, c’erano altri due problemi fondamentali: A) staccarmi dai ritmi della fan fiction; B) gestire il sesso (non quello della mia vita, ma quello del libro). Che poi, sembrano caratteristiche a sé stanti, ma non lo sono affatto.
Per una ff i tempi di lettura sono molto lunghi (nel mio caso, biblici). È necessario mantenere alto il livello d’interesse: ci si deve anche dilungare nella narrazione per far recuperare il filo del discorso tra un aggiornamento e l’altro ma, nel contempo, stuzzicare la curiosità; spesso vanno inserite delle lemon ad hoc per far sì che i protagonisti facciano un po’ di sana ginnastica per le vene varicose.
L’impostazione di un libro è diversa (che non significa migliore o peggiore). I personaggi vanno inquadrati subito; lo spazio per farli crescere è un libro intero certo, ma temporalmente parliamo di giorni, forse poche settimane (non per me. Quando sono in vena posso anche spazzolare un libro al giorno). I tempi della narrazione sono, dunque, molto diversi ma lo sono soprattutto i personaggi. La loro evoluzione deve essere coerente con la storia, ma anche descritta con lucidità. Le seghe mentali sono off-limits.
Il sesso.
Senza nulla togliere ai libri in cui la trama generale si sostiene su pilastri di peripezie sessuali varie che, in determinati periodi storici, ho prediletto anche io (la Ward e la Adrian, per citarne un paio), questo non sarà un libro erotico, ma racconterà anche l’erotismo (e se ne parlerà. Il sesso è ovunque e non vedo la ragione di oscurarlo, ma nemmeno quella di ostentarlo).
Poiché ho un lavoro, una famiglia, un elenco giornaliero di cose da fare e di certo non ho la presunzione di pensare di arricchirmi con la pubblicazione di un libro (specie in Italia), né ho necessità di trovare la maniera di occupare il tempo, con questa storia intendo innanzitutto comunicare, perché proprio sul sesso e sull’importanza che riveste nella vita delle persone penso ci sia qualcosa da dire.
E cosa ci vuoi dire, dunque?
Voglio dire che quasi a metà percorso di rielaborazione sono soddisfatta del lavoro svolto finora, grata alle mie editor per il tempo, le competenze, le riflessioni che mettono al mio servizio sottraendolo a momenti che potrebbero dedicare alle rispettive famiglie, orgogliosa del file “Tagli” che più si allunga più mi fa sentire in grado di pedalare senza rotelle (nonostante all’inizio ne fossi, proprio come i bambini, terrorizzata), stanca di rileggere al mattino come facilmente sappia virare dal passato remoto al presente quando mi ostino a correggere un paragrafo dopo mezzanotte.
E poi sono impaziente. Di mostrarvi come anche nella terra arida è possibile trovare un fiore meraviglioso da coltivare con pazienza, rigore, impegno e nutrire di sogni. Che è possibile avvampare leggendo una scena erotica anche senza essere costretti a munirsi di navigatore satellitare.
Che vale sempre la pena di mettersi in gioco nei progetti lunghi e laboriosi perché, se da un lato ci sottrarranno tempo e salute, sono proprio quelli i percorsi da cui trarremo maggiore soddisfazione e forza per tutto il resto.
A me sta succedendo. Sto sostenendo ritmi pazzeschi e non mi sono mai divertita tanto.

Ma in fondo è così: i ricordi dei viaggi più divertenti che ho fatto sono quelli in cui mi perdevo per strada. 

12 commenti:

  1. Ciao Tesoro, sono felice di leggere dei tuoi progressi nella rielaborazione del tuo racconto e di sapere che fino ad ora sei soddisfatta del lavoro che hai svolto con la collaborazione delle due editor che ti stanno seguendo.
    Credo sia un lavoro complesso, soprattutto facendolo coincidere coi soliti impegni familiari, ma alla fine ne sarai entusiasta: vedrai!!!
    Un abbraccio ed aspetto con ansia nuove notizie!
    Baci
    Uvetta

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    1. Grazie Uvetta! Spero di darvi presto buone notizie e soprattutto tempistiche precise, ma per adesso le previsioni sono favorevoli.
      Un abbraccio XD

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  2. Credo anche io che le cose più importanti nella vita siano quelle che ti rubano il sonno, eppure in un certo senso non te lo fanno rimpiangere.
    Non è stanchezza, quella che accumuli: è esperienza. Che lieviterà divenendo soddisfazione.
    Un po' come una torta col buco.
    E vorrei attirare la tua attenzione sulle parole "buco", "lieviterà" e "soddisfazione".

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    1. Tu sai sempre come attirare la mia attenzione, buchi e lievitanti soddisfazioni a parte.
      Ma davvero, vorrei presentarti queste mie editor tremende. Una in particolare che ha il dono di mettermi delle pulci nelle orecchie che nemmeno marito, che di buchi se ne intende, riesce a venirne a capo.
      Mi tolgono il sonno, ma mi regalano i sogni più belli.

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  3. E' bello ricevere buone notizie!Sono contenta che questo tuo "viaggio" stia andando così bene, e che tu non abbia più paura del file Tagli!
    (Questi tuo editor avrebbero molte cose da insegnare a Mrs Leonard Erika)

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    1. Ahahahahha mi spiace, ma le mie editor sono mie e basta. Trovo ancora stupefacente il feeling che si è creato tra noi, il modo in cui ci capiamo al volo e come sappiano tirare fuori il meglio di me!
      Il file "Tagli" diventerà la mia cicatrice di guerra: alla fine non potrò più farne a meno XDD

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  4. Sono molto felice delle tue notti insonni, perchè sono i momenti più proficui, momenti in cui si è sole con se stesse e si riescono a fare cose che sarebbe umanamente impossibile fare di giorno.
    Sono altrettanto felice che il tuo lavoro vada avanti (mitiche editors) a rielaborazioni, tagli e quant'altro, e soprattutto sentire la tua soddisfazione che trasuda dalle tue parole è veramente bello ed eccitante...
    Non vedo l'ora che il tuo progetto sia terminato, sia per te che potrai tenere in mano la tua "creatura", sia per noi che ne potremmo godere.
    Buon lavoro Maria Luisa

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    1. Cara Stef, concordo con te: la notte è un momento perfetto. C'è qualcosa di molto intimo nella trepidazione di mettermi al pc quando la casa è completamente immersa nel silenzio, le luci sono soffuse, una finestra socchiusa fa entrare un po' di brezza. Ed è quello il momento in cui l'inizio di una correzione rischia di trovare pausa anche all'una o le due di notte. Magari nemmeno perché ho sonno, ma solo per riuscire a camminare il giorno dopo.
      E sì, sono molto soddisfatta di come sta procedendo la revisione perché sto imparando tantissimo e impaziente quanto voi di giungere al momento della condivisione.
      Mitiche editors. Sempre.

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  5. Sono felice per te perchè ti stai divertendo, sono felice per me perchè, prima o poi, riuscirò ad averlo tra le mie mani.
    Non vedo l'ora.
    Un'abbraccio a te e alle tue editors da Suellen

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  6. Ciao Suellen!
    Sto traendo un enorme beneficio dal lavoro di taglio e cuci sui capitoli. Sto imparando ad essere critica in modo costruttivo, a sintetizzare (!), a focalizzare l'attenzione sui dettagli per renderli armoniosi con un contesto più generale, ma soprattutto per creare scene dirette ed evocative.
    Anche io non vedo l'ora di avere il vostro preziosissimo parere a riguardo e ti ringrazio del tuo supporto!
    Un abbraccio XD

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  7. Bene, bene, bene...il tuo lavoro sta procedendo bene e soprattutto con divertimento. Non è mica da tutti lavorare divertendosi, e questo mi rende felice, perché sono sicura che ciò che ne verrà fuori sarà sicuramente speciale!!! Continua così!!
    Ciao Barbara

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    1. Devo dire che i momenti in cui questa revisione mi ha fatto capire quanto siano importanti l'esperienza e l'umiltà sono davvero tanti. Ho corretto scene anche cinque, sei volte, riscrivendole totalmente, rileggendole, riscrivendole ancora con altre parole ed altre intenzioni. Nemmeno una volta ho pensato "chi me lo ha fatto fare". Ogni volta che mi viene bocciato qualcosa, gioisco. E' il momento in cui so che la persona che mi sta demolendo ha la massima fiducia in me e nelle mie capacità, perché è questo ciò che pretende da me: il mio meglio.
      E' un lavoro speciale davvero, ricco di impegno, di studio, di rigore e di sentimento.
      Continuerò di sicuro, carissima Barbara e un abbraccio forte a te XD

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